La presenza tra noi di Padre Elia Bajhat, parroco di Aleppo

Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. È il Vangelo di oggi che ha ispirato S. Francesco a vivere il vangelo alla lettera: donare tutti i suoi averi ai poveri e predicare il Vangelo. S. Francesco ha così sperimentato la Provvidenza del Signore. La sto sperimentando anch’io. Il Signore quando mi ha mandato [ad Aleppo, come parroco] non mi ha mai fatto sentire solo. Vi ringrazio per la vostra vicinanza: si realizza così la fraternità tra fratelli e sorelle sparsi nel mondo.
Nella lettera di Pietro abbiamo ascoltato: “riversate su Dio ogni preoccupazione!”. Se ci accorgessimo quanto Dio ha cura di noi! È questione di fede vedere al di là delle apparenze. Anche oltre i gesti semplici possiamo vedere la Provvidenza di Dio. Le persone diventano per noi messaggere di Dio! Ognuno di noi può diventare segno della presenza di Dio. Con i nostri gesti di carità, anche semplice, apriamo la strada perché la Provvidenza di Dio sia concreta e reale. S. Marco era un pagano convertito da S. Pietro. S. Marco interceda per tutti i popoli che non conoscono il Signore e che non operano per la pace, perché il Signore tocchi il loro cuore e si convertano! Grazie per la vostra amicizia, anche noi [di Aleppo] preghiamo per voi!

 

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